28 Febbraio - 4 Aprile 2017 presso i Municipi 4 e 5 di Milano
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Per il raggiungimento degli obiettivi del progetto ‘Sharing Cities’, sono stati invitati alcuni esperti sul tema dello sviluppo di soluzioni improntate alla condivisione e alle tecnologie intelligenti (smart technologies), in una serie di tavoli di lavoro per comprendere forme, potenziali e limiti di iniziative e tecnologie per la città smart e condivisa nei diversi temi di interesse del progetto. Per ciascuno dei temi affrontati si riportano le principali riflessioni e la documentazione di seguito, mentre il si può scaricare il report generale qui.
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PRIMA SERIE DI TAVOLI DI LAVORO CON ESPERTI
I SERVIZI DI CONDIVISIONE ESISTENTI
Mobilità
Le principali riflessioni emerse da questo incontro riguardano:
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L’evoluzione delle abitudini di mobilità come fattore di richiesta di servizi di mobilità condivisa a fronte però di un’omogeneità di abitudini ancora relativamente alta come limite della sua più larga diffusione.
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La necessità di sviluppare modi efficaci per la valutazione di informazioni fornite dagli utenti sui servizi e pratiche di mobilità per superare i limiti delle percezioni individuali non necessariamente condivisibili
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Forme di rilevamento di dati personali (geolocalizzazione e profilatura) non sembrano trovare particolari barriere dagli utenti se restituiscono benefici in termini di praticità.
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L’implementazione di forme di mobilità condivisa potrà far leva su strategie di rewarding, soprattutto se viene mantenuta la scala di intervento, e anche su strategie di sistematizzazione, ma a fronte di alcuni limiti importanti da superare.
Le principali riflessioni emerse da questo incontro riguardano:
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La necessità di sviluppare forme di incentivo al cambiamento in relazione ai diversi target di utenti, dalla visibilità di testimonianze sui social network al rewarding
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L’esplorazione di forme di rewarding come incentivo al cambiamento spesso improntate anche ad aspetti etici o con ricadute sulla collettività piuttosto che sull’individuo, anche per i ridotti margini monetari nel settore.
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Le strategie di promozione possono fare leva forse a sorpresa sul canale tangibile rispetto al digitale, il coinvolgimento di champions può essere controproducente e la nicchia appare promettente.
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Giudizio e recensioni di pari sono proposte come forme da preferire all’accreditamento di altri enti; similmente instaurare rapporti sistemici con altri enti e partner può risultare complicato.
Energia e ambiente
Le principali riflessioni emerse da questo incontro riguardano:
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L'auspicato sviluppo di soluzioni logistiche efficaci ed efficienti per la distribuzione di piccoli quantitativi di produzione locale di cibo ed eccedenze alimentari.
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Il limite psicologico dell’accettazione del dono di cibo e tipicamente nella forma di eccedenze, soprattutto fra privati, che si potrebbe superare se attivata fra conoscenti.
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Il potenziale ambivalente delle soluzioni tecnologiche fondate su piattaforme online ed app, in termini di avvicinamento o viceversa allontanamento delle persone.
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La necessità di incrementare la visibilità e la massa critica intorno al forme sostenibili e condivise lungo la filiera del cibo.
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La burocrazia e l’amministrazione non risultano di particolare supporto per alcune iniziative presentate al tavolo, rallentando ulteriormente la diffusione delle pratiche di condivisione del cibo
Cibo e spreco alimentare
Comunità e fasce deboli
Le principali riflessioni emerse da questo incontro riguardano:
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La possibilità di comprensione dell’evoluzione di stili di vita e di bisogni locali anche attraverso l’analisi dei servizi offerti e richiesti dagli utenti di iniziative condivise nell’area coinvolta.
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Il rapporto ambivalente con la fruizione gratuita di risorse offerte da membri di iniziative di condivisione per la spesso implicata necessità di instaurazione di rapporti sociali altrimenti evitabile con transazioni monetarie.
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La necessità di potenziare modalità di instaurazione di rapporti di fiducia rispetto alle iniziative o fra i suoi membri per la fruizione di servizi che coinvolgono spesso questioni di sicurezza personale, magari con il coinvolgimento di istituzioni riconosciute.
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La dipendenza organizzativa da figure che coordinino o implementino l’operato dei membri delle iniziative,
Le principali riflessioni emerse da questo incontro riguardano:
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Esistono numerose buone pratiche rispetto al tema dei servizi di condominio
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Tutte le esperienze richiedono maggiore visibilità
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Quasi tutti i partecipanti lavorano con le dimensione sociale e di comunità del condominio, che rimane una dimensione inespressa nel contesto attuale
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Esistono diversi modelli di gestione dei servizi di condominio, spaziando da iniziative dal basso o da modelli di gestione professionale
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Esistono diversi momenti e tempi d’azione per proporre servizi di condominio (avvio di gestione di un nuovo edificio, intervento riqualificazione energetica, gestione ordinaria di un condominio esistente)
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