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Condividere è mettere in rete, quella delle persone


L’ultima fase del percorso di design partecipato intesa a verificare modalità di condivisione di risorse a livello locale si arricchisce di un ulteriore ambito di intervento, ovvero la connessione fra gruppi di interesse legati a situazioni spesso di disagio per cui fare rete costituisce un’opportunità di arricchimento e sostegno reciproco.

Il 24 settembre 2018 il progetto Sharing Cities crea una piazza di incontro fra comitati di inquilini residenti in servizi abitativi pubblici (SAP), maggiormente note come case popolari.

I SAP offrono sostegno a fasce di popolazione in difficoltà. La condivisione di risorse in questi contesti sembra poter contribuire a offrire queste opportunità. Il team del DAStU del Politecnico di Milano e partner di Sharing Cities, ha proposto e condotto un’attività che coinvolge un nucleo di comitati di inquilini di contesti SAP per valutare temi di comune rilevanza e interesse a sviluppare modalità di creazione di reti di scambio e supporto reciproco.

La proposta di creare una rete è portata avanti proprio mettendo in rete, in sinergia, obiettivi e ambizioni di diversi progetti di ricerca, in corso a Milano, che si incrociano proprio sulla volontà di miglioramento della vita delle persone. Sharing Cities collabora con EuGugle ed EnerPOP per un traguardo comune, per costruire insieme su lezioni e risorse accumulate. Il primo è un progetto finanziato dalla comunità europea per l’efficientamento energetico, mentre il secondo è un progetto finanziato dal programma Polisocial Award del Politecnico di Milano.

Supportati dal gestore SAP milanese MM e dal Comune di Milano, in quanto proprietario, i comitati di 4 residenze si sono incontrati a Feltrinelli 16 per partecipare a una serie di attività.

La principale è consistita in un’attività partecipativa di condivisione di buone pratiche e aree di interesse per possibile scambio e collaborazione. Sono emersi corsi d musica, biblioteche condominiali, aree verdi e loro cura, iniziative di socializzazione e supporto a fasce deboli, progetti su energia rinnovabile e ambiente. Tanti sono i fili di interesse che si incrociano e si intrecciano. In questo incontro si è cominciati a tirare le fila su come tessere relazioni e collaborazioni che creino comunità sempre più resilienti, che a partire da un nucleo fortemente motivato progressivamente coinvolga un numero crescente di realtà e comunità.

È l’era della rete, quella di persone, sul territorio.


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